Epicondilite o Gomito del Tennista

Epicondilite o “Gomito del tennista”: cos’ è? chi sono i più colpiti? cause e consigli utili

L’ epicondilite è un’affezione dei muscoli estensori e supinatori del polso alla loro origine sull’ epicondilo omerale (protuberanza ossea situata sulla parte esterna del gomito); sede delle principali alterazioni patologiche è il tendine dell’estensore radiale breve del carpo. E’ una tendinite conosciuta anche con il nome di “gomito del tennista”, ma in realtà Il 95% dei soggetti affetti non è rappresentato da giocatori di tennis. Nella pratica clinica è assai più frequente ritrovarla in persone, con un’età compresa tra i 30 e i 55 anni, che svolgono altre attività sia lavorative che sportive. Deve essere ricordato, infatti, che il muscolo interessato viene sollecitato per qualsiasi movimento del polso e della mano, anche il più semplice e ripetitivo come afferrare un oggetto, aprire un barattolo, scrivere, digitare su una tastiera, girare una chiave, guidare. Naturalmente l’eliminazione delle attività dolorose è la chiave per il miglioramento, così come l’adozione di alcuni accorgimenti quotidiani come il sollevamento di oggetti con i palmi rivolti verso l’alto ( supinazione) e, ogniqualvolta sia possibile, con entrambi gli arti superiori. La fisioterapia con mobilizzazioni, stretching, rinforzo selettivo dei muscoli dell’avambraccio, terapia manuale sia a livello tendineo che del ventre muscolare, insieme all’uso della terapia strumentale, come per esempio la Tecar, possono portare a risultati soddisfacenti in termini di riduzione e gestione del proprio dolore. Durante le attività che risvegliano i sintomi, è utile anche l’utilizzo di un tutore, una sorta di cinturino applicato all’ avambraccio, pochi centimetri sotto l’ epicondilo, in modo da scaricare la zona di inserzione muscolare sul gomito.

A cura del Dott. Fisioterapista Gabriele Graci